Le Leggi Universali e lo Spazio Tempo
[Le Leggi Universali e lo Spazio Tempo – Articolo di Michela N.]
È sempre con un misto di stupore e timidezza che ci poniamo di fronte a concetti tanto vasti e indefiniti…
…tali da travolgerci e farci perdere la testa.
Il Tempo è uno di questi: scandisce la nostra vita, condiziona le azioni e l’ordine in cui le svolgiamo…
…e ci aiuta a organizzare l’esistenza in modo ragionevole.
Eppure, quando ci fermiamo a pensare a quello che può essere la possibilità di un tempo infinito nel futuro…
…o ai miliardi di anni che ci sono voluti per fare dell’Universo e di ogni suo granello di polvere quello che è diventato adesso…
…siamo abbagliati da tale immensità.
Richiamo di sentirci tanto piccoli di fronte al tempo da spaventarci e rimanere fermi…
…ad aspettare che segua il suo corso e faccia di noi ciò che voglia.
Da quando abbiamo cominciato ad acquisire consapevolezza, un po’ tutti noi ci siamo posti domande complicate sull’esistenza in generale e sul nostro posto nel mondo.
Inoltre, anche grazie ad una fertile produzione di film sull’argomento, spesso ci ha incuriosito la possibilità di riprogrammare le Energie, stravolgendo le Leggi Temporali, così come ce le hanno insegnate e come le percepiamo con i sensi – e cioè che il tempo scorre in maniera uniforme e lineare -, e di viaggiare nel futuro o nel passato.
La possibilità di incontrare il nostro Sé del passato, oppure i nostri genitori, con il rischio di modificare eventi già passati e, addirittura la nostra esistenza stessa, ci ha condotto in quei paradossi temporali che, se pure sembrano solo confinati al mondo dell’impossibile, costituiscono anni di lavoro per molti scienziati.
Ci siamo inoltre spesso chiesti se ci sia relazione tra spazio-tempo e il modo in cui si realizzano le singole esistenze…
…se cioè vi sia una predestinazione che rende inutile ogni ragionamento sul libero arbitrio.
Secoli di Filosofia sono stati costruiti nella ricerca di queste risposte…
…e nell’ultimo secolo la fisica, con la nascita degli studi quantistici, ha portato il suo contributo.
Infatti, il Principio di indeterminazione di Heisenberg afferma che le leggi naturali non conducono a una completa determinazione di ciò che accade nello spazio e nel tempo; l’accadere è piuttosto rimesso al gioco del caso.
Questa nuova interpretazione del mondo quantico, e di conseguenza anche di quello misurato con la fisica classica, sancisce il fallimento dell’impostazione deterministica, in cui le conseguenze sono sempre prevedibili e misurabili.
Si introduce, invece, una teoria nella quale, per ogni singolo evento, ci sono infinite possibilità di evoluzioni ed esiti.
Questi restano a livello di pura potenzialità, misurabili solo come probabilità…
…fino a quando l’osservatore, che segue quell’evento anche ai fini di misurazione, non lo fa collassare in una delle possibilità previste tramite la sua azione e il suo pensiero.
Fermarsi a ragionare, con freddezza e lucidità, sul ruolo del tempo nell’Equilibrio Universale può essere, quindi, un po’ troppo per le forze del nostro intelletto.
Possiamo, invece, relazionare il tempo a ciascuno di noi riconducendolo alla nostra esistenza, al nostro Sé più vero, quello che ci rende protagonisti, ognuno di noi singolarmente in una maniera unica, proprio nel progetto dell’Universo.
Le Leggi Universali e lo Spazio Tempo
Il tempo è uno dei grandi protagonisti dell’applicazione delle Leggi Universali che ci pongono al centro del nostro destino, anzi ci rendono artefici di infiniti possibili destini: nell’architettura di tali leggi, il tempo è lo splendido scenario in cui noi agiamo per realizzare un futuro invece che un altro.
Le 7 Leggi Universali sono:
1. Legge di Creazione: “Tutto ciò che esiste, non è altro che un’idea generata da una Mente”
2. Legge di Corrispondenza o Analogia: “Come in alto così in basso. Come in basso così in alto”
3. Legge di Causa ed Effetto (o legge del Karma): “Come uno semina, così raccoglierà”
4. Legge del Ritmo o Armonia: “Tutto si muove come un pendolo: la misura del suo movimento verso destra è la stessa del suo movimento verso sinistra; il Ritmo è la compensazione tra le due oscillazioni”
5. Legge di Polarità (o d’Attrazione/Repulsione): “Gli opposti si attraggono e i simili si respingono”
6. Legge di Vibrazione: “Tutto è in movimento, tutto è in vibrazione”
7. Legge di Generazione: “Tutto ha una polarità maschile e una femminile”; generare significa “dar vita a un individuo della stessa specie”
In relazione a queste Sette Leggi Universali, eterne e immutabili, il tempo si colloca come potenzialità pura, che diventa un destino…
ossia un percorso nel momento in cui ciascuno compie una scelta.
Ognuna di queste leggi, vera a livello universale, si cala nel personalissimo mondo di ciascuno di noi e il tempo consente che se ne manifestino gli effetti.
Se pensiamo alla Legge del Karma, grazie alla quale
e le nostre scelte ed azioni ritornano a noi (quelle che banalmente definiamo conseguenze), è palese che proprio il tempo consente a quelle azioni di determinare ciò che ne dovrà tornare.
O anche se consideriamo la Legge della Creazione, in base alla quale quanto esiste è frutto di una mente che lo ha pensato, comprendiamo come il tempo è l’elemento che consente la trasformazione del pensiero in realtà concreta, tramite le azioni che al pensiero conseguono.
Nello scorrere del tempo, in sostanza, si estrinsecano tutte le potenzialità, diventano oggetti, fatti, risultati, obiettivi, successi e fallimenti.
E se questo è vero e immutabile per ogni creatura dell’Universo, quello che cambia, a livello soggettivo, è la percezione dello scorrere del tempo: per chi fugge via veloce, per chi non passa mai, e anche la stessa persona vede momenti fuggire via come il vento e altri durare indefinitamente, a seconda delle emozioni che si stanno provando.
Le Leggi Universali e lo Spazio Tempo
È in queste pieghe, nello svolgimento della nostra quotidianità, nelle scelte, consapevoli e non, che compiamo nella nostra esistenza che il tempo, da grandezza universale e immutabile, diventa un elemento sul quale possiamo esercitare il nostro controllo.
Infatti, nella decisione dell’importanza che diamo ad ogni singolo istante, definiamo anche quale sia il valore del tempo in quell’attimo.
E possiamo, addirittura, definire, in misura superiore a quanto ci si possa aspettare, le conseguenze che il tempo può avere addirittura sul nostro corpo.
Abituati a pensare come siamo che l’età cronologica sia un dato incontrovertibile, non valutiamo quanto invece noi possiamo agire per vivere l’età biologia che sentiamo e decidiamo di avere, e che può essere inferiore di anni a quella che vediamo scritta sui nostri documenti.
Questo significa tornare indietro nel tempo?
Vuol dire che riusciamo a controllare e distorcere quel moto uniforme e lineare del suo trascorrere nella nostra esistenza?
Se tornare indietro nel tempo significa conquistare, con la forza della Luce, delle nostre vibrazioni positive e con le conseguenti azioni e che compiamo, un corpo più giovane e una salute più solida, e a vivere i diversi momenti con l’intensità che decidiamo di dargli, be’, probabilmente è proprio così!
[Le Leggi Universali e lo Spazio Tempo – Articolo di Michela N.]
PS:
Se ti è piaciuto “Le Leggi Universali e lo Spazio Tempo”, se hai domande, dubbi o altro da condividere, lascia il tuo gradito commento qui in basso, Grazie! 🙂
PPS:
Guarda questo video sulla prima delle 7 Leggi Universali:
Valentina - Moderatrice
Bravissima Michela! Come sempre, un altro articolo interessante! Complimenti 🙂
Michela
Grazie Vale! E’ sempre bello condividere spunti e pensieri.
Jose Scafarelli
Sottoscrivo: molto interessante! 🙂
Grazie Michela! 🙂
1abbraccio a tutti!
Josè
daniela
non ho parole ,molto molto profondo, pieno di verità. commovente.
Grazie di cuore
daniela
Michela
Grazie a te Josè ?
Simone
E’ proprio un bel articolo Michela, complimenti! 🙂 Ho comunque un dubbio sulla legge d’ attrazione, in quanto tu scrivi:
5. Legge di Polarità (o d’Attrazione/Repulsione): “Gli opposti si attraggono e i simili si respingono”
In questo caso ho sempre trovato l’esatto contrario, mi permetto di citare Abraham in uno dei libri di Ester e Jerry Hicks:
La legge dell’ Attrazione dice: Si attira ciò che è simile a sé.
Parli di un’altra legge? Quella della Polarità non è dell’attrazione? perché infatti la definizione di Abraham combacia con altre leggi come quella del Karma in cui ricevi ciò che semini e della Creazione ( che vale sia in cose positive ce negative ) ma non in questa 5 legge che definirei appunto della Polarità ( nel senso fisico del termine). Ti ringrazierei se mi togliessi questo dubbio. un abbraccio. Simone 🙂 .
Michela
Caro simone, la legge di polarità è l’equilibrio dell’armonia, il riconoscimento del valore della diversità in un universo che è infinito nella sua varietà. Le legge di polarità avvicina gli opposti nel senso che amplia gli orizzonti verso ciò che è sconosciuto, diventa espressione di crescita e miglioramento. La legge di attrazione, che pure è via di crescita e miglioramento, è la tensione verso ciò che desideriamo: ci avviciniamo al nostro destino di vita diventando noi stessi ciò che desideriamo. Almeno questa è la mia personale esperienza di vita
Fab
Anch’io come Simone ho dubbi sulla 5° legge, nel senso che non solo dai coniugi Hicks ma anche da molti altri, il concetto di frequenza é basilare; in sintesi se uno vibra o é “sintonizzato” su di una certa frequenza, vivrà ed attraerà persone-situazioni ed esperienze collegate alla medesima frequenza, proprio come avviene quando ci si sintonizza sulle varie stazioni radio. In questo senso secondo me, si può parlare di legge di attrazione.
MARIA ROMANO
Prima ancora di aprile l’email e quindi leggere l’articolo io mi sono soffermata sulla mia vita e mi sono chiesto ciò che ha determinato la mia esistenza. Se sono state le scelte fatte e di alcune in particolare che avrei mai dovuto fare o se invece un buon 50% esse erano prestabilite, ossia io giunto a quel punto della mia vita dovevo proprio vivere quella situazione. Io sono convinta di questo. Per quanto abbia fatto il possibile, non sono mai riuscita a scansare e farla franca. L’esperienza andava fatta, anche se le conseguenze in qualche modo sono state attenuate dal mio controllo e gestione dell’accadimento. Niente da fare:non siamo noi a determinare la nostra vita. Maruska
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MARIA ROMANO
Grazie, grazie, grazie per aver condiviso questo bellissimo articolo.