Sciamanesimo: i numerosi benefici delle Piante Sacre
Sciamanesimo: i numerosi benefici delle Piante Sacre – Articolo di Raffaella Menolfi
Quando si parla di sciamanesimo e sciamani immaginiamo persone vestite in modo strano che recitano formule magiche incomprensibili e mescolano intrugli vari.
Pensiamo a gente che vive in altre parti del mondo con delle tradizioni molto pittoresche.
Oltre agli sciamani, ci sono uomini e donne che praticano lo sciamanesimo e questo avviene anche da noi, in Italia.
Sciamani e praticanti lo sciamanesimo sono due categorie di individui con caratteristiche completamente diverse.
Il cammino sciamanico è un percorso che ha lo scopo di aiutare le persone che lo praticano a entrare in profondo contatto con se stesse, per vivere nel cuore, nel presente, nel qui e ora, senza pensare al passato o al futuro, accettare che Tutto è Uno e che siamo tutti interconnessi.
La via sciamanica è quindi aperta a tutti coloro che desiderano migliorare radicalmente la propria vita avere una maggiore conoscenza di se stessi e vivere in comunione con tutto il Creato.
Per sviluppare questo profondo senso di consapevolezza, i praticanti lo sciamanesimo devono modificare il loro stato di coscienza.
Ci sono diversi metodi per ottenere uno stesso risultato, ad esempio il suono del tamburo o dei sonagli, il respiro, la danza.
Spesso, invece, si usano delle piante, che possiamo definire Piante Sacre di guarigione.
La parola sacro indica tutto ciò che è connesso con il culto di qualche divinità.
Si parla quindi di piante sacre, in quanto la pianta stessa è considerata una divinità, e in quanto tale va trattata e usata con il massimo rispetto.
Ormai, anche nelle pratiche sciamaniche occidentali, si usano rimedi, erbe e piante provenienti da altre parti del mondo.
Le più conosciute sono il Tabacco Sacro e il Cachimbo, il Rapè, il San Pedro, il Kambò e l’Ayahuasca.
La natura è immensa e meravigliosa e offre altre piante, erbe, funghi, frutti e radici con importanti proprietà medicinali e soprattutto in grado di creare una connessione con il mondo degli spiriti.
Il discorso è molto lungo e complesso, sintetizzo quindi le informazioni principali relative ai rimedi più famosi.
Sciamanesimo: i numerosi benefici delle Piante Sacre
– Il Cachimbo è la famosa pipa della pace (o Calumet della Pace) usata per fumare il Tabacco, una bellissima pianta con fiori profumati, ritenuta sacra per le popolazioni native del Nord e del Sud America. La Pipa era sacra e rispettata, solo il fatto di accenderla metteva in contatto con gli spiriti degli antenati, con Madre Terra e con tutto l’Universo. Viene utilizzata per celebrare i rituali più importanti della comunità, per consacrarli e mai per semplice piacere.
– Il Rapè è una miscela in polvere di Tabacco sacro e altre erbe e piante medicinali. Va soffiato nelle narici e agisce direttamente sulla ghiandola pineale. A livello del corpo fisico ripulisce l’apparato respiratorio e depura le cavità nasali dall’inquinamento atmosferico. È quindi utile in caso di sinusiti, riniti, congestione. È adatto in caso di cefalee e per rilassare la mente dopo una lunga giornata di lavoro mentale. Infatti rilassa e calma il pensiero, liberando il silenzio interiore. A livello energetico va ad equilibrare le energie maschili e femminili donando una sensazione di armonia e serenità.
– Il San Pedro è un cactus che cresce ad alta quota ed è usato da differenti gruppi del Perù e della Bolivia. Rappresenta lo Spirito maschile delle Montagne. I suoi effetti sul corpo e sulla psiche sono molteplici: purifica, armonizza, illumina, porta amore, armonia e luce. Acutizza il sentire, rendendo le persone che lo utilizzano più consapevoli e percettive: suoni, odori, sapori vengono accentuati. Permette così di essere più connessi alla vastità dell’Universo e di vedere la vita con una diversa prospettiva. Aiuta a capire chi sei e qual è il tuo scopo nella vita. Questa particolare bevanda ha permesso di curare varie malattie fisiche, così come problemi emozionali e psicologici.
– Il Kambò è una rana originaria dell’Amazzonia. Per estensione ci si riferisce anche alla sostanza prelevata dalla sua pelle e alla medicina che con essa viene creata. In realtà si tratta di un veleno, quindi chi lo utilizza, di fatto, viene avvelenato. Il Kambò è il più forte antibiotico e anestetico naturale finora conosciuto nel mondo ed è anche il più forte medicinale naturale per potenziare il sistema immunitario. Per questo viene considerato un vero e proprio vaccino. Previene l’insorgere di disturbi patologici e incrementa notevolmente la resistenza alla fatica e la concentrazione. È utile non solo per persone malate, ma anche per quelle sane. L’effetto immediato per chi lo utilizza è quello di una profonda pulizia fisica (vomito, muco, feci) ed emozionale. Non rimuove però l’origine dei blocchi emotivi provenienti da esperienze traumatiche, la radice del problema rimane. Per rimuovere i blocchi emotivi profondi c’è un’altra Medicina Sacra usata dagli abitanti del Gabon: la Tabernanthe Iboga. Il Kambò non è un’erba o pianta medicinale ma il veleno di una rana.
È veramente sorprendente come lo sciamano abbia delle doti così particolari da riuscire ad estrarre medicine molto potenti da ogni parte della natura, sia vegetale che, come in questo caso, animale.
– L’Ayahuasca è senza ombra di dubbio il più famoso rimedio per accedere a stati alterati di coscienza, una bevanda comunemente usata dagli sciamani in Amazzonia, nel bacino dell’Orinoco, Perù, Colombia ed Equador. Si tratta di un decotto preparato con due elementi fondamentali, con l’aggiunta talvolta di altre erbe ed ingredienti. Si tratta di una sostanza psico-attiva in grado di far vedere la realtà interiore per quella che realmente è, in tutti i suoi aspetti, belli e brutti. Si può arrivare all’estasi o al terrore. Tra gli effetti positivi nell’assunzione di Ayahuasca sono stati sperimentati: la guarigione fisica ed emotiva, la cura delle dipendenza da alcool e droghe, la cura della depressione. In generale si ha un maggior apprezzamento della vita, la consapevolezza dell’Amore, l’espansione della coscienza e una maggior comprensione di se stessi.
Le piante che compongono l’Ayahuasca sono considerate “madri” e trasmettono, attraverso i loro spiriti vegetali, “la medicina” cioè la cura e tutte le indicazioni per portare alla guarigione del corpo e dell’anima del paziente sottoposto alla loro terapia.
Anche con l’Ayahuasca si ha un processo di purificazione fisica, vomito e diarrea possono essere delle reazioni normali dell’organismo e si ha così anche una purificazione dalle energie e dalle emozioni tossiche.
Poi però si sperimenta una piacevole sensazione di benessere, che può durare anche mesi.
Sciamanesimo: i numerosi benefici delle Piante Sacre
Fino ad ora ho parlato di rimedi dello sciamanesimo provenienti da altre parti del mondo.
In realtà, anche la tradizione europea è ricca di pratiche sciamaniche, che prevedono l’utilizzo di erbe, piante o comunque di rimedi naturali per entrare in profondo contatto con se stessi e curare alcune malattie.
Possiamo fare riferimento alla cultura Greca e a quella Celtica.
Nell’antica Grecia, a Eleusi (vicino ad Atene), venivano celebrati i Misteri Eleusini, riti sacri in onore di Demetra, Dea dei cereali e dell’agricoltura.
Durante le celebrazioni ai partecipanti veniva servita una bevanda allucinogena, il Kykeon (Ciceone in italiano), formata da acqua, menta e orzo.
L’assunzione di questa bevanda permetteva agli iniziati di avere esperienze visionarie durante il rito di passaggio dall’oscurità alla Luce.
Per i Celti invece le piante sacre per eccellenza erano il vischio e la quercia.
Ne usavano anche molte altre per scopi rituali e medicinali.
La quercia è un albero enorme e può vivere anche più di mille anni.
Il suo nome gaelico Duir o Dair, significa anche “porta”, “soglia”, quindi luogo di passaggio tra i due mondi, visibile e invisibile.
Per i Celti era la rappresentazione visibile della divinità, un punto di collegamento tra il mondo terreno e quello celeste.
Le riunioni dei Druidi si svolgevano in radure ai piedi di grandi querce.
Si credeva che le ghiande proteggessero dai fulmini e quindi venivano tenute in casa come protezione da questo pericolo.
Ghianda, radice e corteccia contengono numerosi principi attivi con delle importanti proprietà di tipo antinfiammatorio, astringente, emostatico, analgesico, antisettico, febbrifugo, tonico.
La ghianda aveva anche potere afrodisiaco e fecondativo.
Il vischio è un semiparassita vegetale che cresce sugli alberi (e non sulla terra).
È l’unica pianta che mette foglie nuove anche durante l’inverno (oltre a rimanere sempre verde), quindi i Druidi la consideravano il simbolo della sopravvivenza della vita alla morte.
Era la pianta simbolo del periodo natalizio, ed è rimasta ancora la tradizione per le coppie di baciarsi sotto un ramo di vischio.
Visto che anche la quercia era un’altra pianta sacra per i celti, il vischio quercino era più importanti degli altri e la sua raccolta era gestita seguendo una cerimonia molto particolare.
Il vischio così raccolto veniva usato per preparare dei rimedi fitoterapici, per stimolare la fertilità, e degli antidoti contro i veleni.
In generale veniva considerato il rimedio per tutti i mali.
Le bacche invece erano utilizzate dai Druidi per alterare lo stato di coscienza prima dei viaggi sciamanici.
Il vischio ha importanti proprietà terapeutiche: è antitumorale, è utile contro l’ipertensione arteriosa, è buon rimedio contro l’arteriosclerosi, regola il sistema cardiocircolatorio e la diuresi, allevia i problemi gastrointestinali, riduce lo stress.
Ovviamente non tutti gli studiosi sono d’accordo e si invita sempre alla prudenza, visto che comunque il vischio è anche una pianta tossica e le varie parti devono essere sapientemente dosate per preparare i vari rimedi.
Fatto sta che in Germania il Viscum album è il rimedio più prescritto nella terapia oncologica complementare e sia in Germania che in Svizzera è dispensato dal sistema sanitario.
La fitoterapia è la pratica di utilizzare le piante, o degli estratti delle piante, per curare le malattie e per mantenere il benessere psicofisico.
Sicuramente rappresenta uno dei primi esempi di pratica terapeutica umana.
Infatti, nell’antichità, non esistevano le medicine “chimiche” che utilizziamo oggi.
Ci si curava con quello che la natura era in grado di offrire come medicina naturale.
Anche per questo era importante il ruolo dello sciamano: come facevano a sapere se una particolare pianta, erba, radice, bacca, foglia, corteccia, frutto, fungo era salutare per l’uomo o era tossico? Come utilizzarlo? In quali dosi? Con cosa diluirlo?
Lo sciamano, grazie alle sue doti, entrava in contatto con le piante e da queste riceveva tutte le informazioni su come dovevano essere utilizzate.
Tanto ci sarebbe ancora da scrivere.
Credo che l’importante sia lo sviluppo di una nuova e, nello stesso tempo antica, consapevolezza: l’uomo fa parte della natura, è un tutt’uno con essa.
Da sempre la natura ha aiutato l’uomo a sopravvivere: a ripararsi, a nutrirsi, a curarsi e a evolvere offrendo rimedi per entrare in profondo contatto con se stessi.
Lo sciamano era l’intermediario che metteva in comunicazione i due mondi, il mondo della natura (visibile e invisibile) e il mondo terreno.
Nessuno domina e nessuno è dominato.
Sciamanesimo: i numerosi benefici delle Piante Sacre – Articolo di Raffaella Menolfi
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Se ti è piaciuto “Sciamanesimo: i numerosi benefici delle Piante Sacre”, se hai domande, dubbi o altro da condividere, lascia il tuo gradito commento qui in basso, Grazie! 😉
Sibilla
Bellissimo…mi è piaciuto tantissimo, mentre leggevo Raffaella mi ha portato proprio li’ in quei posti Sacri bellissimi…ti ringrazio tantissimo….molto illuminante mokto interessante è stato bellissimo leggerlo
Raffaella Menolfi
Grazie mille Sibilla, gentilissima.
In effetti anche io nel scrivere ho viaggiato parecchio nello spazio e nel tempo.
Un abbraccio
Salvatore fiananese
Che bello questo articolo, ricco di spunti e tante informazioni che non conoscevo! Grazie Raffaella, sono d’accordo che veniamo dalla natura e dovremmo ritornare a rispettarla e farci aiutare da evolvere come facevano i nostri antenati.
Raffaella Menolfi
Grazie mille Salvatore ☺
Francesco
Fantastico articolo, veramente prezioso…un punto di riferimento importante per conoscere la grandiosità delle piante sacre.
Grazie 🙂
Raffaella Menolfi
Grazie a te Francesco ☺
Ramona Rossi
Grazie Raffaella per questo articolo di approfondimento sulle Piante Sacre e sui loro utilizzi. Mi hai dato tante informazioni che non conoscevo, con grande rispetto verso queste antiche tradizioni.
E poi, come hai detto tu, pensiamo sempre a posti lontani e misteriosi quando in realtà andando poco indietro, ai nostri nonni, questi guaritori erano ancora presenti anche da noi ed era del tutto normale ricorrere alle piante per curarsi. 🙂
Raffaella Menolfi
Grazie Ramona.
Su questo argomento c’è veramente tantissimo materiale. Ogni luogo del mondo è pieno di piante erbe o comunque rimedi naturali con poteri straordinari.
E anche da noi si usavano i “rimedi della nonna” per curarsi. Tante erbe che si usano in cucina e che si trovano facilmente nei prati possono essere anche usate per curare varie malattie.
Un abbraccio
Giovanni
…..Wow Raffaella…. che articolo!
Una ricerca davvero ricca e preziosa.
Troppo spesso ci scordiamo di essere ospiti di questa Madre natura così generosa e benevola.
Grazie per aver condiviso questa approfondita ricerca.
Raffaella Menolfi
Grazie mille Giovanni ☺
Madre Terra è veramente generosa: ci dona con amore tutto quello di cui abbiamo bisogno.
Un abbraccio
matteo
Cara Raffaella potresti indicarmi persone serie che fanno cerimonie con la Pianta Madre ? Un bacione, buona vita.