Ascoltare Se Stessi: come distinguere la Voce del Cuore

Condividi queste vibrazioni:

Ascoltare se stessi

Ascoltare Se Stessi: come distinguere la Voce del Cuore – Articolo di Claudia de Querquis

Ci sono momenti della vita in cui percepiamo un profondo, quanto inspiegabile senso di insoddisfazione.

In questi momenti, indipendentemente da quanto possa sembrare perfetta, o almeno, realizzata, la vita che conduciamo, ci sembra che ogni cosa perda di senso.

Immersi nella routine delle cose da fare, e nella gestione dei vari impegni, andiamo avanti, senza chiarezza sul dove ci sta portando questo nostro stile di vita, e senza neanche in realtà domandarci veramente dove vogliamo arrivare, in altre parole senza ascoltare se stessi.

D’altronde, chi altro intorno a noi si pone una domanda del genere?

In questo modo, senza neanche rendercene conto, ci ritroviamo ad un certo punto a sperimentare una sorta di scollamento, tra l’immagine che ci siamo costruiti di noi stessi, e chi siamo in realtà.

Da un lato, perseguiamo quello che pensiamo di volere, con impegno, dedizione, e a volte sforzo, sacrificando spesso qualcosa di cui ci accorgiamo generalmente solo a posteriori.

D’altro canto, sotto sotto, una parte profonda di noi sente che c’è qualcosa che non va.

Quella parte profonda, che è il nostro Cuore, possiede una saggezza tutta sua, grazie alla quale possiamo riconoscere ciò che desideriamo realmente, e lasciarci guidare in quella direzione.

Ascoltare se stessi e il Cuore, agire nella direzione di quello che è il nostro desiderio profondo, ci può portare la vera realizzazione, che è la felicità che cerchiamo.

È proprio quello che è successo ad AdaPia, che ci racconta la sua storia in questo breve video:

Ascoltare Se Stessi: la storia di AdaPia – Trascrizione Video

Vorrei tanto poter dire di essermi sposata per amore…ma non è stato così.

Ho avuto una vita straordinaria.

Subito dopo il college mi sono sposata, mi sono trasferita in Italia, sul lago di Como, che è uno dei posti più belli al mondo.

Giravo sulla mia Vespa, con il vento nei capelli, il sole sul mio viso sorridente.

Ho avuto quello che immagineresti essere come un dipinto rinascimentale.

Così, ho avuto tutto: l’immagine di una vita perfetta, esteriormente.

Ma, internamente, era un’altra storia.

Internamente, era come se questo dipinto si stesse screpolando e squamando.

Cosa c’era di sbagliato? Tutto.

Non lo sapevo, ma mi odiavo.

Ma lo sostenevo, sostenevo questo dipinto. Specialmente per me, per i miei genitori.

Non avrei potuto permettere che i miei genitori lo sapessero, specialmente mio padre, mi avrebbe ucciso.

E per 9 anni ho soppresso quello che il mio cuore mi stava dicendo.

Sopprimendo le mie emozioni, ignorandole.

Ero persa, e spezzata. Ero spaventata.

Ascoltare se stessi

Stavamo guidando lungo il lago, stavamo andando a trovare degli amici, che avevano appena avuto il loro terzo figlio, così virammo verso l’ospedale.

E per tutto il tempo in macchina, in cui stavamo andando lì, c’era qualcosa dentro di me che semplicemente non era al suo posto, non mi sentivo ok.

Arriviamo lì, saliamo al piano del reparto maternità.

Non riuscivo proprio a gestirlo. Non sapevo cosa c’era che non andasse.

E, andando lungo questo corridoio, vuoto ed enorme, ho trovato un posto sul muro, e mi sono semplicemente appoggiata.

Non capisco cosa sta succedendo, e questa sensazione si sta facendo sempre più forte.

Vergogna, e colpa, come hai potuto, sei una persona orribile, stava proprio continuando, ancora e ancora e ancora, e volevo solo saltare fuori dalla finestra, e affondare sul fondo del lago.

Sto proprio in piedi, lì: che cosa è che ho sbagliato?

E, tutto all’improvviso, tutto quell’urlare nella mia testa, semplicemente si è fermato.

E, guardo a me stessa, ed era tutto così finalmente chiaro. Perché c’era solo un’unica decisione che potevo fare.

Dovevo andarmene, dovevo lasciare questa vita, dovevo lasciare il matrimonio, dovevo lasciare tutto quanto.

E non sapevo come avrei fatto, perché avevo intrappolato me stessa in quel dipinto, che avevo meticolosamente curato per 9 anni.

E c’era così tanto in gioco. Non volevo ferire mio marito, non era una cattiva persona. Era una persona meravigliosa.

La mia famiglia, i nostri amici, 9 anni di relazioni.

E poi, avrei dovuto affrontare le persone. Sarei stata incolpata, sarei stata odiata.

Mi avrebbero urlato contro…mio padre mi avrebbe senza dubbio ucciso.

Ero così spaventata, ma avevo preso comunque la decisione, perché per la prima volta dopo davvero tanto tempo, avevo preso una decisione per me stessa.

E per me, una delle cose più difficili in assoluto, fu chiamare mio padre, e dirglielo.

E ancora mi ricordo la chiamata, e gli ho detto: Mi dispiace tanto. Mi dispiace veramente veramente tanto.

Lui fa una pausa, non dice nulla.

E io sono pronta, e lui dice: AdaPia, torna a casa. Non sei felice. Torna a casa.

Non immaginavo minimamente che lui volesse che io fossi felice.

Avevo tutte queste storie, di quello che pensavo che lui volesse da me, e di quello che le altre persone volessero.

Ma la verità venne fuori solo quando avemmo una conversazione al riguardo.

Queste conversazioni scomode sono proprio quelle di cui abbiamo realmente bisogno.

Se lui pensava che la mia felicità fosse importante, allora forse era importante.

Forse la felicità è importante.

Quello che ho trovato, quando la mia vita è caduta a pezzi, quando quel dipinto della mia vita è stato bruciato nel fuoco…ho trovato qualcosa che non mi sarei mai aspettata di trovare.

Ho trovato un capolavoro.

Ho trovato una parte di me che conosce la verità, che non si allontana mai dalla verità.

Ho trovato la mia anima.

E, se la chiamate così per voi stessi, sappiate che quella voce dentro di voi, è la voce che sa quello che è giusto per voi.

Ascoltare Se Stessi: come distinguere la Voce del Cuore

Ascoltare se stessi

Indipendentemente da quello che è il senso comune, o da quello che gli altri si aspettano da noi, se come AdaPia percepiamo forte questa insoddisfazione, siamo chiamati, come lei, ad affrontare una scelta:

  • ignorare il segnale dell’insoddisfazione, giudicandoci sbagliati o ingrati, e proseguire la nostra vita come nulla fosse…
  • oppure accogliere l’invito a portare un cambiamento.

È il segnale che ci invita ad ascoltare la voce dentro di noi, ad ascoltare se stessi.

Inizialmente flebile e quasi indistinguibile dal resto dei pensieri turbinosi, ma che con la pratica diventa sempre più forte e chiara.

È la voce inconfondibile del Cuore, che ci conferma quello che già sappiamo, e cioè che non c’è nulla di sbagliato in noi. Tweetta!

Semplicemente, è tempo di prendere in mano le redini della nostra vita, e attuare una scelta coraggiosa.

Una scelta che potrebbe risultare anche controcorrente, incomprensibile a chi non accetta il nostro cambiamento, un passo nella direzione della realizzazione della nostra aspirazione profonda, in altre parole, quello per cui siamo nati, la nostra Missione Divina.

Seguire quella vocina può portare anche a risultati sorprendenti e inaspettati.

Come conseguenza di una ritrovata autenticità con se stessa, AdaPia ha riscoperto una relazione più autentica con il padre.

Uscire dalla gabbia, più o meno dorata, che ci siamo autoimposti, e permetterci il cambiamento, può aiutarci a vedere i fatti della nostra vita sotto una prospettiva diversa.

La vita acquista un senso di libertà e una spontaneità prima impensabili; sappiamo finalmente dove stiamo andando, e dove vogliamo arrivare.

La nostra vita non è più l’insieme di quello che ci è successo, ma quello che abbiamo scelto.

E allora come possiamo imparare ad ascoltare la voce saggia che è dentro di noi, il nostro Cuore, ascoltare se stessi?

È necessario investire, come in una relazione, del tempo di qualità.

Mettere con dolcezza a tacere i nostri pensieri richiede un tempo di silenzio, per imparare l’ascolto della voce del Cuore, per permetterle di esprimersi.

Questo silenzio interiore si può ottenere attraverso una pratica quotidiana di preghiera o di meditazione.

Oppure, più semplicemente, puoi iniziare partecipando al prossimo Training dell’EnergetiClub che parla proprio di questo:

Nell’EnergetiClub facciamo ogni mese una trasformazione energetica ed emotiva di dinamiche/problematiche relative al Coach Mindset: Allinea Mente, Cuore e Spirito per aiutare gli altri a trovare la loro strada grazie al Coaching Energetico.

La prossima Sessione è Lunedì 15 Aprile:

“Autoascolto – Distinguere la voce del Cuore”.

Per partecipare in diretta dal tuo PC, ISCRIVITI ALL’ENERGETICLUB.

Clicca qui per scaricare l’ebook omaggio “I 3 livelli del Coaching Energetico”

Ascoltare Se Stessi: come distinguere la Voce del Cuore – Articolo di Claudia de Querquis

PS:
Guarda che bella questa Riprogrammazione Energetica del Punto Zero di pulizia emozionale e contatto con se stessi ;):

PPS:
Se ti è piaciuto “Ascoltare Se Stessi: come distinguere la Voce del Cuore”, se hai domande, dubbi o altro da condividere, lascia il tuo gradito commento qui in basso, Grazie! 😉


Condividi queste vibrazioni: